Il complesso fu costruito nel 1481 dai frati Conventuali. Bisognerà attendere il 1652 per l’attuale denominazione, fino ad allora la Chiesa aveva il nome di S. Maria delle Grazie in Portapiana. La costruzione è stata sottoposta ad un restauro durato quasi cinquant’anni (1713-1759) in seguito al violento sisma del 1638. Oggi il complesso conventuale è sede del Conservatorio Musicale Stanislao Giacomantonio, la struttura è stata adibita alla pubblica fruizione e con destinazione ad uso sociale e culturale.
Sulla facciata principale della Chiesa è possibile ammirare la meravigliosa porta principale in tufo addobbata da maestranze cosentine con colonnine tortili e modanature classicheggianti. L’interno è composto da un’unica navata di gusto barocco. Ciascuna parete laterale è caratterizzata e da quattro altari, sul quale presenziano pregiate opere. Da segnalare sul primo altare di destra un Crocefisso del XVI secolo; sul secondo il visitatore potrà osservare un quadro olio su tela, del XIX secolo, raffigurante l’Immacolata; mentre sull’altare maggiore, costruito in marmi policromi, è posta la pala d’altare del 1910 che raffigura la Madonna della Sanità di Rocco Ferrari. Sulla parete absidale di destra si consiglia al visitatore di prestare attenzione alla splendida tela che raffigura la Pietà e alla particolare alternanza tra altre splendide tele in apposite edicole e gli affreschi che raffigurano Santi.
Ancora oggi è possibile osservare il “tragitto” ovvero il percorso privato del vescovo e degli alti prelati che dalla sagrestia porta all’interno della Chiesa.
Di rilievo l’ingresso al convento composto da un arco a tutto sesto realizzato in conci di tufo cosentino. Da qui si apre un semplice chiostro il cui perimetro è caratterizzato da numerose celle e diversi locali spaziosi nei quali si possono osservare affreschi e dipinti raffiguranti Santi.